“Tre pensieri per l’amicizia e la fraternità agli amici 'pellegrini' del Cammino d’Etruria da Pisa a Volterra” di Francesco Bagatti
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24 aprile 2022
Il gruppo CAI di Bologna e Pesaro ha percorso la Quarta tappa del Cammino d’Etruria Pisa-Volterra tra Lorenzana, Crespina, Lari, Sant’Ermo, Parlascio e Casciana Terme. Riceviamo e pubblichiamo un saluto rivolto al gruppo da un cittadino delle Colline di Lari, Francesco Bagatti (Lari, 1927), e dal suo nipotino con il quale cura un bell'orto di frutta e verdura.
Francesco per tanti anni ha promosso la cultura del cammino, per esempio organizzando - nello spirito del "lavoro culturale" di Aldo Capitini - insieme alla “Tavola della Pace della Valdera” e alla “Lega per il diritto dei bambini alla comunicazione” una storica “Marcia della pace" (a cui hanno partecipato anche nomi del calibro di Madre Teresa di Calcutta, Teresa Mattei e Danilo Dolci) tra Collesalvetti e Lari e che ora promuove la rivista “Il Dialogo” e che ha recentemente pubblicato anche un interessante volume intitolato “Vangelo e politica buona” (Firenze, Lorenzo de’Medici press, 2021).
Ecco il suo saluto intitolato “Tre pensieri per l’amicizia e la fraternità agli amici “pellegrini” del Cammino d’Etruria da Pisa a Volterra”:
Primo: applaudiamo e ringraziamo per questa vostra buona e generosa iniziativa che propaganda e incentiva il dialogo per l’amicizia e la fraternità: da mille e mille prospettive i paesaggi della nostra bella Toscana - ma l’Italia è tutta bella - gridano visibilmente alle persone che li camminano dialogando il concetto base adottato dalla nostra rivistina: “Tutto è di Tutti”.
Secondo: auguriamo che questa vostra iniziativa si diffonda in tutte le regioni del nostro bel paese e diventi esempio da imitare e monito al mondo intero per la costruzione della Pace, secondo nome di Dio (per chi crede), ma per tutti fermo e duraturo proposito per la definitiva eliminazione dal pianeta di qualsiasi guerra.
Terzo: c’è molta differenza tra l’essere “semplicemente contro la guerra”, come affermava Gino Strada, e l’essere “pacifisti”, cioè “costruttori di Pace”, come affermano le Beatitudini evangeliche. “Costruttori di Pace” significa pensare e progressivamente agire per realizzare un mondo che, come organizzazione socio-politica, renda sempre più impossibile produrre guerra, ma che, al contrario, renda comunitariamente evidente e viva una sempre più convinta e diffusa fraternità.
Buon cammino cari amici “pellegrini”!
Francesco Bagatti,
il responsabile della redazione de “Il Dialogo” (tel. 3478544204, 0587616397, Il dialogo).
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